M.G., 44enne disabile grave, ci ha chiamato nove volte in meno di un'ora, oggi, via Skype: non sentiva niente, ma nemmeno il microfono del pc voleva saperne di funzionare. Purtroppo, la malattia gli impedisce ormai di fare uso della tastiera virtuale.
Considerato che è assistito dalla madre ultraottantenne, cellulare in modalità Segreteria telefonica (non c'era campo), dopo i sette minuti in silenzio dell'ultima chiamata-Skype il nostro operatore non ha potuto far altro che chiamare i Carabinieri.
Gentilissimi, qualche minuto dopo erano già davanti al Sig. M. .
Nulla di grave, grazie a Dio. Solo un banale (ma non per M.) problema di impedimento a comunicare: la madre poteva guidargli fisicamente la mano, ma non certo sapere che i parametri della configurazione-audio di Skype andavano corretti o reimpostati.
Con delicatezza e competenza i due Carabinieri con pochi click hanno restituito a M. la possibilità di comunicare col nostro operatore e a noi di sbloccare il suo
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